Punto Brioche o Punto Mosaico? Bee Mosaic un'opera d'arte tessile

Emanuela Arrighetti

Sono felicissima di presentarvi un lavoro stupendo di Emanuela Arrighetti che sono felicissima di ospitare nel mio blog Emma Fassio nella sezione lavorare a maglia.

In questo post Emanuela presenta un suo lavoro di arte tessile, che chiama BEE MOSAIC, realizzato con la tecnica del mosaic knitting, che ricordasse un nido d'ape e realizzato con il filato Zauberball di Schoppel.

 

Sotto trovate il testo originale di Emanuela che allego in maniera integrale e raccontato con le sue parole.

Sto lavorando al pezzo che vedete nella foto da tempo e postando sui social i classici “work in progress” mi è stato chiesto più volte di spiegarne la lavorazione, da qui l’idea di condividere con voi questo modulo ripetibile: è semplice e alla portata di tutti, l’ho chiamato Bee-mosaic giocando sul fatto che ho sfruttato la tecnica del Mosaic Knitting per disegnare qualcosa che ricordasse un nido d’ape.

Ho subito pensato al blog di Emma per diversi motivi, in primis l’affetto e la stima che mi lega a questa fatina dei ferri: chiunque frequenti lei e il fanclub su Facebook si renderà conto del clima meraviglioso che ha saputo creare attorno a sé, le iscritte sono sempre pronte a condividere esperienze aiutandosi e confrontandosi amichevolmente… ormai cosa rarissima sui social ed estremamente preziosa in questo periodo difficile. “Santa Emma da Fassio” come la chiamo scherzosamente, è colei che mi ha insegnato a lavorare a maglia mai nessuno era riuscito a strapparmi dalle mani l’uncinetto (le ragazze del corso a Sirmione ancora ridono dei miei disastri!): nei petali di questo pezzo ho sperimentato i suoi consigli e suggerimenti del libro “la meraviglia dei ferri accorciati” che nella parte iniziale suggerisce molti spostamenti diversi… per me curiosa neofita e pure pasticciona, tutti nuovi e da provare!

L’ultimo motivo, ma non per questo meno importante, è che volevo ringraziarla a modo mio per quanto ha fatto l’anno scorso, in piena pandemia: da marzo con regolarità svizzera, ha regalato pattern su pattern per aiutare chi era confinato in casa a trascorrere più serenamente ed in maniera produttiva, il famigerato lockdown, dei benefici di questa cosa potrei scrivere un trattato ma molte di voi l’hanno sperimentato in prima persona.  Non mi permetto di fare paragoni con altri professionisti ma è stata molto generosa e altruista quindi anche se con un piccolo modulo, ho sentito la necessità di dirle GRAZIE e farlo con un linguaggio che tutti amiamo e capiamo, quello della maglia.  

Ora fate un bel respiro e tranquille, non vi faccio fare l’uovo ma ho estrapolato il modulo ripetibile del disegno optical che vedete, fate prima un campione in base alla vostra mano e al filato: a seconda del progetto sarà facile calcolare quanti moduli vi serviranno.

Il mio pezzo non è ancora terminato quindi abbiate pazienza, le fotografie non sono esaustive ma bastano a capire quale sarà il risultato. E’ una lavorazione che ho pensato per essere lavorata in tondo quindi potete sfruttarla per maglioni, borse, scaldacollo, sciarpe e tutto ciò che la vostra fantasia vi suggerisce: io sto realizzando un grosso bulbo con un accenno di fioritura nella parte superiore.

GOMITOLI. Il modulo da ripetere è di 32 punti x 52 righe, si lavora con due colori: ogni riga un colore, niente cambio durante il giro! Nello schema vedete che ci sono righe bianche (col. A) alternate a righe grigie (col. B): avrete bisogno quindi di due nuance, io ho utilizzato un gradient della Zauberball (che adoro, ne ho una quantità scandalosa!) e in contrasto una lana in tinta unita, nulla vi vieta di utilizzare due filati a tinta unita. Attenzione invece se volete utilizzare due sfumati (lo sconsiglio) perché il colore potrebbe prendere il sopravvento sul disegno: controllate che le tonalità siano molto diverse tra loro per evitare che durante la lavorazione si accostino nuances troppo simili, il rischio è di non riuscire a leggere il disegno. Sui colori da utilizzare c’è molto da dire, saranno loro infatti a dare il ritmo e il colpo d’occhio: amo riciclare e recuperare materiale quindi se avete dei rimasugli di filati da usare potete creare il gradient, unendoli tra loro come nelle magic-ball che vedete generalmente usare a chi lavora con la tecnica del freeform. Anche in questo caso consiglio il secondo colore in tinta unita.

Arte tessile

PUNTI. Sono due: il quadratino vuoto indica la lavorazione a dritto, il quadratino con la V indica la maglia passata senza essere lavorata.

TECNICA. La parte che comprende le maglie passate altro non è che mosaic knitting e forma la struttura stabile e resistente del pezzo, gli esagoni invece sono lavorati a dritto e quindi ‘spanciano’ rispetto alla parte mosaic (in una delle foto si vede): mi piace il volume nella maglieria ed è un effetto voluto.

Ricapitolando: solo due punti (a dritto e maglia passata) e ogni riga un colore, il cambio colore avviene solo al cambio riga… direi che è estremamente rilassante e semplice. L’unica reale difficoltà è l’attenzione costante che richiede l’esecuzione: uno sbaglio in questo tipo di disegno optical si vedrà subito perché la geometria ne viene immediatamente spezzata, non abbiate paura di disfare, sarebbe un peccato rovinare tutto!

La doppia indicazione per colore e punto potrebbe trarvi in inganno, il colore del quadratino indica il colore A o B da utilizzare, mentre la presenza della V o l’assenza di segno indicano il punto. Potremo trovare la V della maglia passata senza lavorare sia sul colore A sia sul colore B, idem per il punto dritto. Per essere sicure potete sempre controllare la colonna a destra rispetto alla numerazione delle righe: indica il colore da usare in modo tale che la lettura del modulo si riduca a quadrati vuoti/V, senza curavi del filo A/B. Leggiamo insieme le prime due righe dello schema:

  • RIGA 1. COLORE A: =*1 dritto, 1 maglia passata senza lavorarla* ripetere da * a * altre 6 volte, 3 dritti, *1 maglia passata senza lavorarla, 1 dritto* ripetere da * a * altre 5 volte, 1 maglia passata senza lavorarla, 2 dritti =

Ripetere da = a = per il numero di moduli che avete scelto di lavorare

  • RIGA 2. COLORE B: = * 1 maglia passata senza lavorarla, 1 dritto* ripetere da * a * altre 5 volte, 1 maglia passata senza lavorarla, 5 dritti, *1 maglia passata senza lavorarla, 1 dritto* ripetere da * a * altre 6 volte=

Ripetere da = a = per il numero di moduli che avete scelto di lavorare

 

Ovviamente può essere seguito anche con l’uncinetto sempre con la tecnica del mosaic, in questo caso lo schema è lo stesso ma tendenzialmente chi usa questo ferro predilige il secondo tipo di schema per poter tenere d’occhio la lavorazione: è anche lo schema con cui generalmente trovate i grafici di mosaic Knitting sulle pubblicazioni.  

Sia a maglia che a crochet, nulla vieta di eseguire la lavorazione a Jaquard: anche in questo caso seguite il disegno dello schema 2 senza curarvi delle V, sarà infatti tutto a dritto/punto basso.

Convertire questo disegno alla lavorazione piana e non tubolare è relativamente semplice, molte di voi avranno già capito che per non aver problemi col colore sarà sufficiente raddoppiare le righe ed in quella di ritorno lavorare rovescio/maglia passata senza lavorare col filo davanti.

Spero di avervi dato uno spunto per qualche bel progetto con i disegni geometrici e il mosaic perché combinati vi permettono di ottenere risultati divertenti col minimo sforzo e perché no… recuperando avanzi di filo che a tutti girano per casa. Trovate molti open source sul web con diagrammi del mosaic, con le più svariate fantasie: navigate e buon divertimento!

 

Legenda

Schema 1

Schema Bee Mosaic

 

Schema 2

Schema 2 Bee mosaic


1 commento


  • Bibiana

    Cara Emanuela, sei carinissima e si capisce che sei speciale, come lo è Emma. Entrambe mi avete fatto un regalo, che non è solo quello del pattern, ma delle belle parole che dite. In questo periodo sento il bisogno di circondarmi solo di persone vere come voi e di leggerezza, quindi infinitamente grazie 🤩 💝


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